Temo per la mia vita

Postuar në 19 Shtator, 2011 06:51

 Alfred Kola    Qui trovate il versione in albanese

Non è semplicemente una dichiarazione; è un segnale SOS d'aiuto inviato da uno dei tre milioni di albanesi che si sentono  indifesi e abbandonati privi di mezzi per sopravvivere nella giungla selvaggia della società albanese.
Il drammatico aumento della criminalità nel paese e gli ultimi eventi di omicidi politici e, innanzitutto, il fatto che nessuno di loro è stato risolto, fa gli albanesi vivere nel terrore totale, sempre con la paura che qualcosa di brutto possa accadere a loro o ai loro familiari. Questi eventi, e altri negli ultimi anni, hanno chiaramente fatto luce sulla perfetta organizzazione assassina di tipo mafioso della malavita e come la criminalità organizzata è riuscita a fondersi con la politica e le istituzioni di governo e quanto trascurabile è diventata la vita della gente comune come me. La svalutazione della vita, della proprietà e l'accumulo abbagliante e rapido delle ricchezze ingiuste da parte di persone legate alla criminalità, rende l'Albania un paese insicuro dove la gente vive in condizioni di stress e tensione psicologica estrema, controllate in ogni aspetto della loro vita quotidiana da strutture criminali. Queste ultime si trovano ovunque, in ogni ufficio e posto, in ogni istanza della giustizia e si tutti i livelli del governo locale e centrale. E in tutta questa vasta gamma di attività umana, io, come milioni di altri albanesi poveri e trascurati, sarei costretto a venire a contatto con persone di quel mondo, ai quali noi dobbiamo rivolgere delle adulazioni e ingrassare le tasche con i soldi del cibo delle nostre famiglie, solo per ottenere alcuni diritti, servizi o favori, a meno che non ci cacciano via, ci sputano in faccia e ci picchiano.
Dove devo rivolgermi per avere aiuto io, l'ignoto, il senza valore, l'inesistente? Io non ho volto, né denaro, neanche un nome. Il mio nome è semplicemente il popolo, quello che deve servire ai nuovi signori del nostro pasticcio postcomunista, ad inchinarsi davanti a loro fino a terra e baciargli i piedi, anche se si possiede i valori e la cultura europea, si è laureato a pieni voti e si parlano diverse lingue straniere, mentre quei signori  onnipotenti riescono a malapena a scrivere i loro nomi, che hanno fatto salire alla ribalta attraverso lo spargimento di sangue e terrore, e hanno appeso alle pareti dei loro uffici di lusso diplome di laurea sanza alcun valore da università fantasme che hanno comprato con i soldi di quel sangue e terrore.
Temo per la mia vita e ne ho motivi! Quando la mano assassina colpisce rappresentanti del popolo, membri del sistema giudiziario in pieno giorno nel centro della città, cittadini innocenti, agli occhi del mondo intero sul viale principale, e se la fa sempre franca, che fatica sarebbe per questa mano sbarazzarsi di me sui vicoli poco illuminati di Tirana, Fier, Elbasan e Valona, ​​solo per divertimento? Io sono insignificante, io sono nessuno, io sono solo statistiche, un morto che respira. E in queste circostanze, mi azzardo a credere che molto presto il nostro contingente di nessuni diventerà una preda umana della caccia fatta per placare la sete di sangue e nuove esperienze di ricchi perversi provenienti da tutto il mondo, che sarebbero disposti a pagare ingenti somme di denaro ai signori dominanti di Albania, solo per provare la sensazione di prendere la vita di qualcuno. Chi ha visto il film “Senza Tregua”con l'attore Van Damme capirà cosa intendo dire.
Temo per la mia vita e ciò è umano! Anche se faccio del mio meglio per evitare contatti sociali con queste persone, chi mi può garantire che non mi imbatto sulla strada in uno di loro e lui tira fuori la sua pistola e mi spara senza esitazione? Lui può farlo, perché io, il nessuno, non dovrei mai trovarmi sulla sua strada! Quante vite sono state perse solo col motivo  'lui mi stava guardando!", perché nelle vene di tali individui scorre il sangue del male che li rende spietati e sgradevoli alla vita umana, l’ unico miracolo, forse nell’intero universo.
Ma io non ho paura di loro! Non possono spaventarmi; loro non sono più forti di me, perché io sono il popolo di più di tre milioni e sono pronto a combatterli con le unghie e con i denti, colpo su colpo, con tutti i mezzi che possiedono fino a quando li butto giù. E vincerò, perché ho con me il diritto di vivere tranquillamente e felicemente la vita che Dio o la natura mi ha dato e solo Lui o lei ha il diritto di togliermela. Ma non posso farlo, perché in ogni cellula del mio corpo la paura più grande di tutte ha messo le sue radici, non da loro, ma dal governo che dovrebbe proteggermi. Se io mi alzassi e combattessi contro di loro occhio per occhio e gli dessi quello che meritano, lo stato mi salterebbe spietatamente addosso con tutta la sua machina selvaggia  e quei giudici che ora urlano per la protezione delle loro vite mi crocifiggerebbero come un bandito e criminale che combatte contro il simbolo della purezza e onestà albanese. Questo è il concetto del governo che io eleggo e pago, e questi individui non vivrebbero nemmeno un'ora senza il sostegno del governo che ho scelto io con il mio voto. E qui sta il problema: Ho mi uccido proprio dal mio voto! Quanto tempo ancora mi serve per capire che la mia vita dipende da quel voto, il quale deve essere difeso ad ogni costo, perché anche se qualcuno viene ucciso, almeno lui garantirà la vita dei suoi figli e successori e la felicità che lo segue . E purché io venda il mio voto per un soldo, senza rendermi conto che in realtà sto vendendo la mia vita, vivrò sempre con la paura che un giorno mi troverò in un fosso, marcio e non identificato, gettato lì dalla gente che prende vita dal mio voto.
Solo se, di fronte a questa paura e insicurezza per le nostra vite, potessimo gettare via l'indifferenza e prendessimo coraggio per avviare un movimento popolare di massa con solo volantini e magliette dove si scrive sopra:
• Temo per la mia vita
• Anch’io sono una vittima del crimine
• Io sono il prossimo obiettivo ... ecc
con l'intenzione di sensibilizzare l'opinione pubblica europea e americana, perché sembra che i loro governi si sono messi d’accordo sull'invasione dell'Albania da parte della criminalità organizzata!
Cerchiamo di dimostrare che siamo veri europei e non cederemo mai alla paura, ma staremo insieme e andremo a braccetto per mostrare che il futuro  appartiene a noi. Buttate via la vostra indifferenza, perché davanti alla legge forse non siamo, ma davanti al crimine siamo tutti uguali!

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