Una visita senza senso

TIRANA - La visita dei capi della diplomazia italiana e greca Frattini e Lambrinidis a Tirana oggi si può descrivere come fredda e senza la pubblicità che meritava. I ministri hanno parlato di cose già conosciute e sono ripartiti. Questo si aspettava già, siccome la visita di tali personalità senza molto peso nella scena internazionale ed europea non ha portato niente di nuovo per il paese, paralizzato da una crisi politica lunga e profonda, che poteva contribuire alla risoluzione di questa crisi. In una conferenza stampa  i ministri hanno parlato dell'integrazione e delle raccomandazioni della Commissione di UE, ma non hanno, nemmeno una volta, fatto riferimento alla corruzione del governo e alle manipulazioni degli elezioni e come questi problemi dovrebbero essere affrontati. È diventata una abitudine degli inviati internazionali di passare sopra le atti antidemocratici del governo e cercare consenso politico alle spalle della democrazia e giustizia.
I ministri hanno fatto appello di un patto nazionale per l’integrazione, ma non hanno detto come si potrebbe arrivare a questo. Il loro missione era di incoraggiare il dialogo politico, ma si deve capire che l’Albania ha passato il momento dei discorsi di incitamento e azioni immediate sono necessarie per portare dei risultati concreti.
Un'altra ragione perché questa visita era così insignificante e senza molta pubblicità ed attenzione dalla popolazione è che, entrambi i paesi che i ministri rappresentano stanno per il momento, superando politicamente ed economicamente dei tempi difficili e la Grecia in particolare è sul punto di un totale crollo economico e politico. La maggior parte crede che Lambrinidis non è la persona adatta per darci consigli su come risolvere i nostri problemi, specialmente quando è in gioco l' infame accordo col governo albanese sulle acque internazionali.

A.Kola