L’assasinio del giudice sta per diventare un caso irrisolto
di Alfred Kola
Era un bel giorno pieno di sole il 9 settembre 2011, ma che si sarebbe oscurato da un terribile delitto di stampo mafioso proprio nel centro della città di Valona. Un giovane giudice, Skerdilajd Konomi, rimane ucciso in un esplosione d'auto controllato da un telecommando.
Subito dopo la notizia che un giudice era ucciso a Valona, gli ufficiali del governo si sono sbrigati a dichiarare che questo caso sarebbe risolto molto presto e gli autori del crimine sarebbero arrestati dalla polizia entro giorni. La giustizia colpirebbe senza pietà.
Ma in realtà la gente non credeva alle dichiarazioni degli ufficiali perché sapevano che si trattava di un crimine commesso da persone con potere che controllano le strutture del governo, perciò come altri omicidi politici del passato anche questo rimarra irrisolto
E i dubbi della gente comune si sono avverati. Due settimane dopo l’attentato, la polizia non ha nessun sospetto. Nel frattempo la mano assassina, indisturbata dagli organi dello stato, si prepara per il prossimo colpo.
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